“Io ci sono dentro” disse, mentre se ne andava. “E tu stai dicendo che non sono che un personaggio in una storia?”
“Non lo siamo tutti?” disse Ditto, e rise.
Due amici discutono negli intervalli durante le lezioni su cosa sia la letteratura: per Morgan è una bugia, per di più superata dal cinema e dalla televisione, per Ditto è strettamente intrecciata alla vita. E la vita, a diciassette anni, non è facilissima: un pessimo rapporto col padre malato, la madre sfinita dai turni di lavoro, il sesso che attira ma è ancora sconosciuto, la quotidianità che a volte va stretta. Quando il padre di Ditto ha un peggioramento che lo porta quasi alla morte, il ragazzo decide di prendersi un intervallo: un paio di giorni in campeggio per staccare e incontrare la ragazza dei suoi sogni. In una Richmond pittoresca come una cartolina, Ditto incontrerà personaggi improbabili e la splendida Helen. Terrà un diario di quei giorni indimenticabili per provare a Morgan che la letteratura è vita. Ma quello che gli è successo è verità o fiction?
Una storia deliziosa di amicizia e di crescita arricchita dall’infinito amore che l’autore nutre per la letteratura.
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