Quella linea spezzata continua, solo che continua da un’altra parte, in un altro modo, e va bene lo stesso perché comunque quella linea è nata da te, da voi, viene da lì…
Filippo Cantirami è il rampollo di una agiata famiglia torinese e sta seguendo un prestigioso corso di studi in economia, preludio a una altrettanto prestigiosa carriera. I suoi pensano che il ragazzo frequenti un master a Stanford, negli Stati Uniti. Invece, la mattina del 9 novembre 2011, Filippo si materializza a Oxford per tenere un seminario con un compagno di studi. Il problema è che si presenta in università accompagnato da centinaia di pecore che si dispongono nell’aula fra lo stupore dei presenti. Da quel momento, si apre un mistero: i familiari di Filippo, venuti a conoscenza del fattaccio, cercano di contattarlo per capire cosa stia succedendo, ma lui è irreperibile. Inizia una ricerca che tocca le due sponde dell’Atlantico e che sconvolge un’intera famiglia. Dov’è finito Filippo? Quali meccanismi hanno portato un ragazzo tranquillo e dal destino tracciato fin dall’infanzia a ribellarsi ai progetti dei genitori? Perché il punto è proprio questo: viene il momento in cui un individuo può fermarsi e decidere di rifiutare la strada che altri hanno scelto per lui. E così, anche le persone più vicine, scoprono di non sapere niente di lui.
Tra ironiche descrizioni dei tic della classe benestante italiana, acute osservazioni sulla situazione politica ed economica di questi anni e annotazioni su quanto sia sbagliato caricare di troppe aspettative i nostri figli, Paola Mastrocola scatta un’istantanea della società attuale.
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