Topolino non cessa ancor oggi di rivelarsi un maestro di libertà creativa, proprio là dove non si accontenta della costellazione di norme e dogmi ricevuti,ma al tempo stesso non si dimentica del richiamo dell’esperienza che ne fa uno di tutti noi.
L’arma di Topolino è quella dell’ironia e del paradosso
18 novembre 1928, questa è la data della prima apparizione di Topolino. E da allora è un successo continuo.Ma perché Topolino piace tanto? Perché non è un semplice personaggio dei fumetti,ma, come direbbe Cartesio, un vero e proprio “topo pensante”.
Cosa c’entra Topolino con la filosofia e la metafisica? È quello conte ci spiegano Giulio Giorello e Ilaria Cozzaglio in questo saggio. Prendendo in esame 12 storie di Topolino ( più due in appendice) pubblicate la prima volta dal 1935 al 1961, gli autori ci mostrano i legami tra il topo più famoso al mondo e il pensiero di molti filosofi come Cartesio, Galileo, Kant, Spinoza; ma anche con grandi scrittori e poeti come Verne, Omero, Joyce, Shakespeare e Yeats.
Per esempio, in “Topolino giornalista” (1935) si parla di gangsyer e di corruzione. Nella storia Topolino e l’uomo nuvola (1936) il professor Enigm ( nel fumetto originalr Einmug, personaggio liberamente ispirato dal fisico Albert Einstein) ha scoperto una nuova e potentissima forma di energia di “allineamento degli atomi”. Pippo, filosofo a suo modo, recita la parte del Candide di Voltaire.
Ma le infinite sfaccettature di un personaggio come Topolino non finiscono certo qui e per chi fosse convinto che in fondo i fumetti sono roba da ragazzini, ricordiamo che tra i numerosi fan di Topolino c’erano anche Ezra Pond e Paul Adrien Maurice Dirac, l’inventore dell’antimateria.
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Allora leggi anche:
William Irwin, I Simpson e la filosofia
Gaspa – Giorello, La scienza tra le nuvole : da Pippo Newton a Mr Fantastic
Jules Verne, Ventimila leghe sotto i mari
Topolino giornalista, Topolino 80 anni insieme
Serie Gli anni d’oro di Topolino
e guarda (e ascolta) anche:
Walt Disney, Fantasia